mercoledì 28 febbraio 2018

#21 Diario di bordo: recap mensile FEBBRAIO

Bentornate mie piccole volpi!
Eccoci al nostro appuntamento con il recap mensile!


E insomma... è arrivato anche il momento del recap mensile di febbraio!
Ma quanto è andato veloce questo secondo mese dell'anno?!
Sarà che il mio compleanno si avvicina e ogni giorno che passa mi sento sempre più vecchia.
Eh sì, la vostra zia Sly sta per diventare una "vecchia zia Sly" 😂
Ma di questo parleremo il mese prossimo!

Veniamo a noi e al riassunto di questo secondo mese del 2018!

Se Gennaio ci mette trent'anni a passare, Febbraio impiega sì e no trenta secondi.
Mi sembra ieri che stavo qui a cercare di impostare il nuovo stile del recap mensile, invece è già il 28!
Sarà che febbraio ha due giorni in meno o forse sarà il fatto che, ogni giorno, mi rendo sempre più conto di quanto poco manchi al mio compleanno...fatto sta che questi giorni sono volati.
Succede solo a me perché sto invecchiando?

Anche questo mese posso ritenermi soddisfatta delle mie letture!
Non ho letto molto, perché arrivo a quota quattro, ma anche questa volta sono riuscita a prendermi i miei tempi e a dedicare la giusta attenzione ad ogni ebook o cartaceo.
Nuovamente avevo un paio di letture "su richiesta", ovvero libri ricevuti direttamente dall'autore, per cui non avevo una scadenza ma che ho preferito leggere subito per non far attendere troppo tempo.
Leggere serenamente e prendendomi i giusti tempi, sta dando i suoi frutti!
Mi sento molto più rilassata e, soprattutto, sento di apprezzare di più quello che leggo, che mi piaccia o meno.

Essendo stata parecchio impegnata con tabelle, codici a barre e articoli del magazzino, non ho avuto molto tempo per dedicarmi ad anime e serie TV. Senza contare che, questo mese, lo streaming ha deciso di essere poco collaborativo e, dopo aver caricato (invano) cinque volte lo stesso episodio di The Crown, ho rinunciato.
Per gli anime, invece, ho deciso di prendermi una pausa perché non ero sufficientemente concentrata per seguire i sottotitoli. A marzo conto di mettermi in pari un po' con tutto.
In tutto questo, però, sono riuscita ad andare una volta al cinema: il mio primo cinema del 2018! *che emozione*

E gli eventi?
Beh, visto il poco tempo a disposizione, non sono riuscita a partecipare a nessun evento particolare.
Avrei voluto partecipare all'apertura extra della Feltrinelli, in onore dei 20 anni di Harry Potter, ma pioveva...e quindi niente.
Però! C'è un però!
Però (dicevamo):
Sono andata all'Adigeo, centro commerciale di Verona, dove ho fatto shopping potteroso da Primark e qualche acquistino in altri negozi.
Sono andata al cinema e poi all'American Graffiti, dove ho assaggiato un dolcetto senza glutine super buono. Non chiedetemi come il mio stomaco abbia digerito le patatine fritte e il cioccolato alle 10 di sera...ma tant'è!
E, per concludere in bellezza, sono andata a mangiare giapponese in un ristorante nuovo che non avevo ancora provato. Era buonissimo! *^*
Ah, e ovviamente, non sono mancati gli ordini super kawaii su Amazon!



Insomma, impegni a parte, direi che febbraio è stato pieno di cose belle!
Adesso, visto che non voglio risultare troppo prolissa, direi di passare ai preferiti.




Cominciamo, come sempre, con il libro che, ovviamente, è Caosless - fuori dal tempo di Alessia Mainardi.
Ho adorato questo libro, così come tutti quelli di Alessia letti fino ad oggi, anche perché parla di mitologia, un argomento che mi ha sempre incuriosito moltissimo.

Come vi dicevo, con anime e serie TV sono un pochino in pausa, quindi vi nomino solo Kaichou Wa Maid Sama!, di cui sto facendo un rewatch, perché mi è partito il momento maid e sentivo la mancanza di Usui *bello de zia*.

Questo mese ho ben due film da citarvi!
Ovvero: Black Panther, visto al cinema, e FullMetal Alchemist - Live Action, visto in streaming.
Molto belli entrambi, anche se il mio cuoricino va soprattutto a Black Pantehr, che è stato una vera rivelazione.

Per la musica, come non citare il Festival di Sanremo?!
Quest'anno ho apprezzato molto tutte le canzoni e sono super felicissima che abbia vinto Non mi avete fatto niente di Ermal Meta e Fabrizio Moro. La loro canzone è bellissima, così come le loro voci: un duetto da ripetere assolutamente.
Voglio citarvi anche Così Sbagliato de Le Vibrazioni, perché in epoca non sospetta ero una grande fan e mi fa sempre piacere risentirli.

E, per concludere, la categoria minestrone che comprende un po' di cosette random.
Sicuramente vi cito il Funko Pop di Dobby, il piccolo dolce Dobby, che volevo da tantissimo e che finalmente sono riuscita a recuperare facendo un affarone.
Poi, non posso non parlarvi della copertina morbidosa di Corvonero che ho trovato da Primark e della borsa con lo stemma di Hogwarts, sempre made in Primark.
Vi cito anche Wattpad, che mi sta facendo tornare la fissa per le fanfiction, ma soprattutto la voglia di scriverne un'altra! *stay tuned*



E anche questo mese i preferiti giungono al termine.
Spero di non aver sproloquiato troppo e di non avervi annoiato.
Altro articolo con questa nuova impostazione, senza foto e blablabla inutili.
Vi piace? *io spero di sì*
Prometto che, se sono stata prolissa, cercherò di ridimensionarmi il prossimo mese...ma non vi prometto nulla.

Come sempre, se avete dei suggerimenti o volete fare due chiacchiere, mi trovate qui nei commenti oppure su instagram e facebook! Rispondo sempre molto volentieri a tutti 🌟



Noi ci vediamo a marzo!
Alla prossima!

Silvia

La Fuoriuscita di Giuseppe Lago | recensione |

Benvenute mie piccole volpi all'ultima recensione di febbraio!
Questo mese, infatti, non ci sarà l'articolo dedicato alle letture non librose.


Per prima cosa vorrei ringraziare l'ufficio stampa Il Taccuino per avermi contattato ed inviato questo libro.
Si tratta di un genere che non sono solita leggere ma che parla un argomento che mi ha sempre affascinato molto, ovvero la psicologia. E vi dirò che è stato molto interessante leggere qualcosa di così particolare a riguardo.



 La Fuoriuscita
di Giuseppe Lago

Editore: Alpes Italia
Pagine: 275
Prezzo: 19,00€


Trama:

Finalmente una storia che affronta in modo particolarmente accurato il tema della psicoterapia e dei suoi eccessi. In dodici capitoli, un viaggio nel mondo delle emozioni, degli affetti, delle dinamiche interpersonali. Una trama profonda e affascinante, che conduce nelle aree cruciali di un percorso che molte persone ormai praticano o hanno praticato. Lo scenario ha qualche punto di contatto con la serie tv In Treatment, ma se ne distingue per la linea narrativa che presenta una vicenda complessa e avvincente, la quale nel finale si tinge di giallo e di risvolti inaspettati.



Come vi dicevo, questo libro mi è stato proposto e inviato direttamente dall'ufficio stampa.
La trama mi aveva intrigato molto ma, lo ammetto, ero in parte un po' dubbiosa, perché tratta un argomento che trovo molto interessante ma che può rivelarsi anche piuttosto pesante.

Non è il caso de La Fuoriuscita, dove la psicologia viene trattata in maniera comprensibile a tutti, trasportando il lettore nel turbine emotivo che caratterizza l'intera vicenda.



La storia principale di questo romanzo ruota attorno al "grande gruppo" di sostegno psicologico, tenuto da Adele Lussari, donna carismatica e dal carattere forte. A lei si contrappone la figura di Martha Weber, giovane artista, fuoriuscita dal gruppo senza essere stata ufficialmente cacciata, che decide di affidarsi a Livio, psichiatra esterno al gruppo lussariano.
Le figure che il lettore incontra e impara a conoscere nel corso della vicenda, però, sono molte altre e tutte ugualmente importanti e con le rispettive storie intrecciate tra loro.
Si può dire, per l'appunto, che il protagonista vero è proprio sia il "grande gruppo" che comprende i vari personaggi principali. Non c'è infatti una figura che prevale per importanza sull'altra, ma tutte sono ugualmente necessarie allo svolgimento della trama.
Da un punto di vista generale, la caratterizzazione dei protagonisti, ma anche quella delle figure secondarie, mi è sembrata molto ben fatta, prestando sempre attenzione alla situazione attuale del personaggio, ma anche al suo background.
Dovendo esprimere un parere, ho apprezzato molto le figure di Livio e Martha, sopratutto per i loro arguti scambi di battute e per le ottime capacità deduttive e analitiche.


Personalmente l'ho trovato la trama molto interessante e coinvolgente, nonostante la partenza un po' lenta dei primi capitoli, dovuta sicuramente alla necessità di spiegare al meglio le dinamiche del "grande gruppo".
Giuseppe Lago, grazie anche alla sua competenza in questo campo, è stato in grado di spiegare al meglio e in maniera molto semplice, alcuni dettagli di psicologia e psicoterapia che, altrimenti, sarebbero stati poco comprensibili al lettore non ferrato sull'argomento (io compresa).

Ho apprezzato moltissimo i risvolti investigativi, dalle tinte gialle, della vicenda perché non tolgo nulla alla componente psicologica, anzi danno quel qualcosa in più che rende la lettura più scorrevole e interessante.

In conclusione, nonostante la lentezza dei primi capitoli, La Fuoriuscita si è rivelata una buona lettura: scorrevole, coinvolgente, interessante e con una buona commistione di generi.
Mi sento di consigliarvi questo romanzo anche se il tema non rientra tra le vostre letture abituali.


Il mio voto è:
🌟🌟🌟🌟
4/5



Alla prossima!

Silvia


venerdì 23 febbraio 2018

Black Panther - Sono andata al cinema! | recensione |

Siiii!
Sono andata al cinema!
Prima volta in sala di questo 2018!



Ma non perdiamoci in chiacchiere!
Anzi, sì, perdiamoci due secondi, perché prima di una recensione di un film Marvel, è necessaria la mia solita premessa: SONO TOTALMENTE IN FISSA CON I FILM MARVEL!
Meglio ripeterlo per la millesima volta, nel caso mi parta il fangirlaggio impenitente.
Bene! Ed ora, la recensione.

Trama:

Dopo la morte di suo padre, il giovane principe T'Challa torna a casa per salire sul trono di Wakanda, un'immaginaria nazione nel continente africano, isolata ma tecnologicamente avanzata, e ricca di giacimenti di vibranio. Quando due pericolosi nemici cospirano per portare il regno alla distruzione, T'Challa è pronto a raccogliere l'eredità di suo padre e a indossare gli artigli di Black Panther. Questa volta, T'Challa fa squadra con l'agente della CIA Everett K. Ross, completamente ignaro delle ricchezze locali, e con il corpo speciale wakandiano delle Dora Milaje, tra le quali figura anche l'amata Nakia.

Black Panther è un film del 2018 diretto e co-scritto da Ryan Coogler.
Basato sul personaggio di Pantera Nera della Marvel Comics, il film è prodotto dai Marvel Studios e distribuito da Walt Disney Studios Motion Pictures, ed è il diciottesimo film del Marvel Cinematic Universe. Scritto da Coogler e Joe Robert Cole, il film è interpretato da Chadwick Boseman, Michael B. Jordan, Lupita Nyong'o, Danai Gurira, Martin Freeman, Daniel Kaluuya, Letitia Wright, Winston Duke, Angela Bassett, Forest Whitaker e Andy Serkis.




Gli amanti della Marvel, come me, sicuramente ricorderanno il personaggio di Black Panther, perché è già comparso in Captain America: Civil War. Non so a voi, ma a me questo personaggio, già all'epoca aveva colpito molto, e mi ha fatto davvero piacere che gli abbiano dedicato un film intero.

La cosa che più colpisce di Black Panther, è la trama che si presenta leggermente diversa rispetto a quelle dei precedenti film dedicata agli eroi Marvel. Quella che vede protagonista il giovane re T'Challa, infatti, è una trama più seria e ricca di messaggi. I combattimenti non mancano, ma sono sicuramente meno e strutturati in maniera diversa, e non mancano nemmeno i siparietti simpatici e le battute divertenti (anche se non siamo ai livelli di Thor: Ragnarock).
Questo mix tra temi importanti, tipici combattimenti in stile Marvel e umorismo mi ha colpito moltissimo e la vicenda mi ha catturato fin da subito.

Altro cosa importante, di cui devo assolutamente parlare, è la presenza di figure femminili forti, che non fungono solo da contorno ma che sono parte integrante e fondamentale della storia.
Non so dirvi chi ho apprezzato di più tra Shuri, sorella di T'Challa, Nakia, la ragazza di cui è innamorato o Okoye, capo di quella che si può definire la guardia reale (che è tutta composta da donne, così, giusto per dirne una). Ovviamente ricopre un ruolo molto importante anche la regina Ramonda, madre di T'Challa.

Sono rimasta piacevolmente colpita anche dalle ambientazioni!
Credo sia inevitabile restare affascinati dal forte contrasto che si crea tra l'ambiente africano, brullo, povero e semi desertico e la conformazione del Wakanda (la parte nascosta, ovviamente), iper tecnologico e molto simile ad una metropoli futuristica.
Ovviamente non si possono non citare i colori fantastici sia dei luoghi che degli abiti dei protagonisti, abiti che sono curati nei minimi dettagli, pieni di particolari e sopratutto con un perfetto mix tra cultura africana e tecnologia avanzata.

Insomma, un film che a me ha colpito moltissimo e che ho trovato realizzato benissimo, con cura e attenzione. Senza trascurare messaggi importanti, temi attuali e di forte contemporaneità, la crescita personale e la classica lotta tra bene e male.


Il mio voto è:
🌟🌟🌟🌟🌟
5/5


Alla prossima!

Silvia

mercoledì 21 febbraio 2018

Caosless - fuori dal tempo di Alessia Mainardi | recensione |

Mie piccole volpi, bentornate!
Proseguono le mie letture di febbraio e con la recensione di oggi torniamo in Italia!


Ma quanto bello è tornare al cartaceo dopo due ebook consecutivi?
Con un libro di Alessia Mainardi, poi!
Credo di possedere l'intera bibliografia di questa autrice italiana (nonostante uno di questi libri ancora non mi sia riuscito di leggerlo) e, allo stesso modo, credo proprio che acquisterò qualsiasi altra cosa scriverà in futuro!
Soprattutto perché parla di argomenti che mi piacciono moltissimo e mi appassionano sempre!


Caosless - fuori dal tempo
di Alessia Mainardi

Editore: Ailus Editrice (Casa Ailus)
Pagine: 180
Prezzo: 14,00€

Trama:

Un sarcofago che non è una tomba, un amuleto a forma di scarabeo alato che nasconde un segreto e una storia mai svelata, celata per secoli sottoterra tra il Nilo e le piramidi. Sulle tracce dei misteri dell’antico Egitto e delle sue divinità, sarà l’archeologa Susan Scott a portare alla luce insieme ai suoi compagni di avventura una verità che lei e i suoi colleghi cercavano da tutta la vita e a cui il mondo scientifico non ha mai dato credito.
La vivranno sulla propria pelle, incrociando il proprio cammino con quello della stirpe aliena degli Annunaki, da sempre venerati nelle terre del Nilo come dei. Tra memorie di un passato lontano e presente, intrighi, vendette e amori affiorano, per formare tassello dopo tassello un intreccio affascinante che lega il popolo leggendario agli uomini e ai protagonisti della storia.
Attraverso i loro occhi esistenze millenarie si rincontreranno molte vite dopo per saldare i conti con il Destino, travolgendo le certezze di Susan e dei suoi amici. E non solo quelle.
La studiosa scoprirà infatti che il ciondolo che porta al collo è molto più di un cimelio di famiglia, ma custodisce in realtà il ricordo ancestrale di una maledizione che condanna in eterno il dio del Caos Seth e Selkis, la dea Scorpione, ibrido creato come punto di congiunzione tra gli Annunaki e gli umani.
Una scoperta che cambierà la sua vita, in tutti i sensi, rivelandole un passato appartenuto a qualcun’altra, che ricompare d’improvviso a sconvolgerla.


Dopo aver letto tutti i libri (o quasi) di Alessia Mainardi, quando ho saputo dell'uscita di Caosless - fuori dal tempo, l'ho subito messo in lista acquisti. E, una volta a Lucca, sono andata alla ricerca dello stand della Ailus per potermi portare a casuccia questo nuovo romanzo.
Come sempre la trama mi aveva molto incuriosita e non vedevo l'ora di poterlo leggere.

Caosless vi porterà in un avventuroso viaggio tra le piramidi d'Egitto.
Alla scoperta di antichi misteri che si intrecciano a passato e presente.


La prima cosa che ho notato, una volta iniziata questa lettura, è il filo rosso che lega tutte le ultime pubblicazioni di Alessia Mainardi.
Sia Caosless che Blink, infatti, possono ritenersi delle companion novel della saga di Argetlam.
In questi quattro volumi, sopratutto nell'ultimo, il lettore entra in contatto con diversi pantheon di divinità, tra cui quello norreno (di cui si parla in Blink) e quello egizio (di cui si parla in Caosless).
Personalmente l'ho trovata un'idea fantastica e mi dispiace molto che Alessia non dedicherà un volumetto ad ogni gruppo di divinità, perché sarebbe stato davvero interessantissimo. Anche perché già da Argetlam questi personaggi mi avevano incuriosito molto!

Ma veniamo a Caosless - fuori dal tempo.
Ho trovato questo breve romanzo davvero molto interessante, perché era il primo libro sulla mitologia egizia che mi capitava di leggere, nonostante sia un argomento che mi ha sempre incuriosito.
Ho trovato anche che, la versione che Alessia da delle dinamiche interne al pantheon egizio, sia molto accurato ma, allo stesso tempo, molto personale. E sopratutto perfettamente in linea con l'universo creato nella saga di Argetlam.

Dei libri di Alessia e di Caosless nello specifico, mi piace sopratutto il costante intreccio tra presente e passato, tra antico e moderno e tra storia, mitologia e tecnologia.
C'è una continua commistione di antico e nuovo e questo il lettore lo percepisce anche grazie al cambio di stile narrativo. Le parti che riguardano il presente, infatti, sono narrate in terza persona e seguono le avventure di Susan e della sua squadra di archeologi, mentre il passato ci viene raccontato in prima persona da Seth, che porta a galla gli intrighi e gli inganni degli dei egizi alle loro origini.

Trattandosi di un romanzo breve, non voglio svelarvi troppo della trama, la vicenda entra subito nel vivo fin dalle prime pagine e sarebbe davvero un peccato rovinarvi la lettura.
In generale, comunque, ho trovato la caratterizzazione dei personaggi davvero ben fatta, sia per quanto riguarda gli umani che per le divinità. Ho apprezzato molto Susan e mi ha incuriosito tantissimo Seth, il dio del Caos.

Ci tengo ad esprimere due parole anche sulle illustrazioni che si incontrano durante la lettura.
Si tratta di opere realizzate appositamente per questo romanzo da Nicole Longo, Elisa Taiana e Maddalena Modena. Le ho trovate tutte bellissime e ben amalgamate con la trama e tra loro, nonostante gli stili diversi. La mia preferita è sicuramente quella che raffigura Selkis (pag. 80) e che richiama alla copertina.

Mozione d'onore (che faccio sempre in questi casi) va al glossario!
Se avete letto altre mie recensioni di libri di Alessia, saprete che adoro la presenza del glossario e che lo trovo un grande aiuto sia per i lettori che amano la mitologia e non ricordano certi dettagli, sia per chi non ne sa nulla sull'argomento.

Insomma, un romanzo breve, ma curato fin nei minimi particolari, che sono certa non vi deluderà!


Il mio voto è:
🌟🌟🌟🌟🌟
5/5



Alla prossima!

Silvia

martedì 20 febbraio 2018

5 COSE CHE... - 5 generi letterari che mi piacciono e perchè -

Benvenute, mie piccole volpi, in questa nuova rubrica.
Inauguriamo con qualcosina di semplice, giusto per non complicarsi troppo la vita.


E quindi, ecco qui 
5 generi letterari che mi piacciono
e perché

1. Fantasy
Sono totalmente in fissa con questo genere letterario!
Adoro il fantasy classico, quello con le creature magiche e mitologiche, un nuovo mondo inventato tutto da scoprire; ma non disdegno neanche l'urban fantasy, con i vampiri che popolano le città dei nostri giorni.
Insomma: datemi un fantasy, di qualsiasi tipo, e io lo leggerò!
Questo è un genere che mi piace per tanti motivi, ma il principale è che mi permette di uscire un po' da quella che è la monotonia della vita quotidiana. Se il libro è scritto bene, poi, mi ritrovo al fianco del protagonista tra draghi, elfi e nani.
Per me, fantasy è viaggiare con la fantasia.

2. Gialli
Adoro questo genere letterario, anche se ultimamente l'ho un po' trascurato.
Il mio amore per i gialli è iniziato con Sherlock Holmes, in assoluto il mio detective preferito!
Mi piace seguire le indagini, i ragionamenti, cercare di capire chi è l'assassino (cosa che non mi riesce quasi mai), ma soprattutto adoro i procedimenti mentali di Sherlock.
Se la serie TV vi è piaciuta, dovete assolutamente recuperare i libri.
In generale, comunque, ho potuto leggere anche altri gialli e, salvo qualche caso raro, sono sempre piacevolmente colpita dallo svolgersi delle indagini.
Apprezzo molto anche i thriller o i noire con dei tocchi di giallo che, diciamocelo, ci sta sempre bene!

3. Youg Adult
So che non rientro più da un po' nella fascia d'età adatta a questo genere letterario, ma non posso fare a meno di nominarli nella lista dei miei generi preferiti.
Ammetto che ce ne sono alcuni che lasciano un po' a desiderare, ma fino ad oggi ne ho trovati molto pochi. Tutti gli YA che ho avuto modo di leggere si sono rivelati molto carini e ben scritti.
In fin dei conti, sono stata adolescente anche io, un po' è come tornare indietro nel tempo!
E poi ci sono degli YA che trattano argomenti importanti e anche piuttosto forti, spesso sono romanzi che non ha niente da invidiare ad altri generi.
Ci metto in mezzo anche i libri per ragazzi in generale, che spesso sono dei piccoli capolavori!

4. Graphic Novel/Fumetti
Lo possiamo considerare un genere letterario?
Io direi di sì, dai! *concedetemelo*
Apprezzo molto questa categoria perché mi permette di staccare un po' dalla lettura "standard".
Non voglio dire che fumetti e graphic novel trattino argomenti meno importanti o meno seri dei libri, ma molto semplicemente che, grazie alle tavole illustrate la lettura è più rilassata.
A me, ad esempio, piace alternare un libro ad un fumetto/manga/graphic novel, per liberare la mente ed essere poi più concentrata sulla trama del romanzo successivo.

5. Romance
Ebbene sì!
Anche io leggo romance, perché sotto sotto sono un inguaribile romantica e amante del lieto fine.
Ed ecco perché, ogni tanto, mi piace leggere un bel romance.
C'è bisogno di ammmore nel mondo! *vabbè, avete capito*
Ovviamente, sono molto selettiva perché, quando si parla di romance, è davvero facile cadere nella banalità totale. Fortunatamente non ho mai avuto problemi (per lo meno non eccessivi) e ho potuto scoprire dei libri bellissimi anche in questo genere!


Ed eccoci arrivati alla fine del primo articolo di questa nuova rubrica!
Cosa ve ne pare? 
Vi piace come idea?
E quali sono i vostri generi preferiti?


Alla prossima!

Silvia


mercoledì 14 febbraio 2018

Blogger Recognition Award - Bookish Fox

Buonsalve mie piccole volpi e buon San Valentino! ♡
Torna la rubrica bookish, con un articolo particolare!


Sono stata nominata per i Blogger Recognition Award!
Per chi non conoscesse questa iniziativa (come me, prima di essere nominata), si tratta molto semplicemente di un modo carino per promuovere i blogger emergenti, così che possano avere una maggiore visibilità all'interno di questo mondo.


Ovviamente ci sono delle regole!

1. Ringraziare il blogger che ti ha nominato e inserire il link al suo blog.

Ringrazio tantissimo Lexa, di Il mio mondo fatto di inchiostro, per avermi nominata!
Sono davvero contenta che abbia scelto anche il mio blog per questa iniziativa e mi scuso per il ritardo con cui partecipo!

2. Scrivere un post per mostrare il proprio riconoscimento.

Eccolo qui! 
Yep, è proprio lui!

3. Raccontare la nascita del proprio blog.

Ho aperto questo blog poco più di un anno fa.
Ci ho pensato tanto, perché non credevo di essere in grado di gestire qualcosa di più complesso di una pagina facebook (autostima top), ma alla fine mi sono convinta. E così eccomi qui, a sproloquiare di tutte le mie passioni e soprattutto di libri.
Lo facevo anche prima su facebook, ma un blog è decisamente tutta un'altra storia.
Sono contenta dei miglioramenti che ho fatto e delle possibilità che offre questa piattaforma, ma mi rendo anche conto di avere ancora moltissimo da imparare.

4. Dare consigli ai nuovi blogger.

Essendo relativamente nuova anche io, non so se mi sento in grado di dare molti consigli.
Una cosa però ve la voglio dire: non pensate che le vostre idee, i vostri articoli, le vostre recensioni, siano da meno rispetto a quelle degli altri. Non preoccupatevi se, all'inizio, vi sembrerà di scrivere solo per voi.
Arriveranno i lettori, arriveranno le richieste di lettura, le opportunità, gli eventi.
Non arrendetevi mai e continuate per la vostra strada, se questo è ciò che più vi piace.

5. Nominare altri 15 blogger ai quali vuoi passare il segno di riconoscimento.


6. Commentare sul blog di chi ti ha nominato e fornirgli il link al tuo articolo.

Corro!

Ed anche questo articolo giunge al termine!
Ci sentiamo presto!


Alla prossima!

Silvia

martedì 13 febbraio 2018

La battaglia delle tre corone di Kendare Blake | recensione |

Mie piccole volpi, sono tornata!
Eccomi qui con la recensione del libro scelto per il GDL di Grazia, la Spacciatrice di libri.
Sì, ce l'ho fatta!


Ma veniamo a noi!
Ero curiosissima di leggere questo libro, perché ne avevo sentito parlare fino allo sfinimento!
Dato che non leggo in lingua, ho dovuto aspettare che la Newton Compton (santi!) portasse in Italia il primo volume di questa duologia.
E spero che traducano anche il secondo! *inserire messaggi subliminali, qui*
Adesso però torno seria e scrivo una recensione degna di nota, prometto!



La battaglia delle tre corone
di Kendare Blake

Editore: Newton Compton Editore
Pagine: 383
Prezzo: 10,00€ (ebook 2,99€)

Trama:

Da che se ne ha memoria, sull'isola di Fennbirn ogni generazione è stata scandita dalla nascita di tre gemelle: tre regine, tutte ugualmente degne nella successione ereditaria della corona e tutte in grado di padroneggiare la magia. Mirabella è una fiera elementale, sfacciata come i suoi incantesimi: governa il fuoco, i flutti e i fulmini con il solo schioccare delle dita. Katharine è sottile e insinuante come il suo potere: la sua simbiosi con i veleni è tale che può ingerire anche la più letale delle sostanze tossiche senza che le accada nulla. Arsinoe, invece, ha sviluppato una perfetta comunione con la natura: può far sbocciare le rose più incantevoli o ammansire i leoni con il suono gentile della sua voce. Ma per diventare regina non basta il diritto di nascita: dovranno combattere duramente l'una con l'altra, per ottenere la corona, perché non si tratta di un gioco in cui si vince o si perde... In ballo c'è la vita. Ecco, questa è la notte in cui le gemelle compiono sedici anni: la battaglia ha inizio.



Come vi dicevo, questo è il libro che è stato scelto per il GDL di Grazia, la Spacciatrice di libri.
Sarebbe stata la lettura di gennaio, ma sapete che io m prendo sempre all'ultimo...e quindi eccomi qui!
De La battaglia delle tre corone, avevo sentito parlare principalmente molto bene, ma ho anche letto recensioni non proprio positive ed ecco perché ero curiosissima di leggerlo.
Dovete sapere che quando un libro riceve pareri così contrastanti, io sento il bisogno di leggerlo per farmi un'idea personale.

Questo libro mi ha catturato dalla prima all'ultima pagina, coinvolgendomi negli intrighi e nelle macchinazioni del consiglio oscuro e del tempio.
Trasportandomi nell'isola di Fennbirn accanto a Mirabella, Arsinoe e Katharine.

Nulla, in questo libro, è ciò che sembra e non mancano nemmeno i colpi di scena inaspettati.



La prima cosa che mi ha colpito di questo romanzo è lo stile di scrittura.
Kandare Blake usa, infatti, frasi molto brevi e lineari, molto spesso prive di subordinate che, a primo impatto possono destabilizzare e portare a pensare che ci troverà a dover affrontare una lettura ostica e complessa.
In realtà, avviene l'esatto contrario!
Grazie alla brevità delle frasi, la lettura risulta particolarmente scorrevole e veloce, permettendo comunque al lettore di carpire anche i dettagli più piccoli.
I periodi più lunghi sono quelli che coincidono con le descrizioni, soprattutto quelle delle ambientazioni. Anche i dialoghi sono piuttosto veloci, con scambi di battute brevi ma incisive che catturano il lettore.
Vi basti pensare che io ho letto questo libro in poco meno di tre giorni, e senza nemmeno rendermene conto!

La stessa trama è molto interessante, perché non abbiamo la classica storia di principesse, bensì una vera e propria battaglia per la conquista del trono, dove sembrano non contare nemmeno i legami di sangue. Si parla anche di magia (se così vogliamo chiamarla) e di poteri extrasensoriali, ma in maniera leggermente diversa dal solito, dando spazio anche a particolarità che di solito vengono ignorate. *vedi i veleni, che non se li considera mai nessuno*
Nonostante vengano presentati molti personaggi, la caratterizzazione, a mio parere non ne risente.
È da subito molto chiaro quali siano le figure principali e quali le secondarie, anche se, in entrambi i casi ci viene fornito un buon quadro generale del protagonista.

Non so se vado controcorrente, ma io ho adorato Katharine! Mi sono identificata molto in lei, soprattutto in alcuni tratti caratteriali e mi ha affascinata un sacco la sua abilità di resistere a qualsiasi veleno. L'ho trovata un po' infantile e ingenua in alcuni punti, ma alla fine si è ripresa alla grande.
*quel finale, ragazzi, mi ha sconvolta*
Anche Arsinoe non è male, lo devo ammettere, però non sono riuscita ad inquadrarla al 100%. L'ho trovata una ragazza dal carattere forte, ma allo stesso tempo fragile e, forse, un po' troppo impulsiva.
Mirabella, invece, mi dispiace dirlo, ma non mi sta molto simpatica. Si riprende verso la fine, ma non a sufficienza perché io potessi apprezzarla come meritava.

Sempre per quanto riguarda i personaggi, ho molto apprezzato il modo in cui interagiscono tra di loro e i legami che si creano e si spezzano. Ho trovato che le tre protagoniste, nel corso della vicenda, siano maturate e abbiano subito un cambiamento sostanziale, che le rende ancora più interessanti.

Per concludere, La battaglia delle tre corone è un libro che mi sento di consigliare a tutti gli amanti del genere, perché l'universo fantasy creato da Kandere Blake vi catturerà fin dalle prime pagine.

Il mio voto è:
🌟🌟🌟🌟 e mezzo
4,5/5



Alla prossima!

Silvia

giovedì 8 febbraio 2018

I guardiani dell'Efterion di Francesco Ambrosio | recensione |

Mie piccole volpi, ecco qui, tutta per voi, la prima recensione di febbraio!
Direi di cominciare subito!


Vorrei ringraziare l'autore che mi ha inviato la versione digitale di questo suo libro.


I guardiani dell'Efterion
di Francesco Ambrosio

Editore: Bibliotheka Edizioni
Pagine: 361
Prezzo: 17,00e (ebook 3,99€)

Trama:

Un uomo che scappa da una clinica psichiatrica e viene a conoscenza di una verità sconvolgente, una bambina russa che viene condotta, contro la sua volontà, su un piccolo pianeta chiamato Efterion che, con le sue molteplici radici, veglia sull'armonia dell'intero universo. La loro storia si incrocerà con quella di altri alieni, fino alla creazione di una vera e propria squadra di guerrieri volta a combattere innumerevoli nemici e cercare di riportare l'armonia e la pace nello spazio. Battaglie, colpi di scena continui, segreti oscuri e tradimenti si susseguiranno fino all'ultima pagina, per arrivare a svelare l'origine di tutto.



Per me questa non è stata una lettura facile e, mi dispiace, ma quella che andrete a leggere non sarà una recensione positiva. Ho cercato di mettere da parte i miei gusti personali e di essere obiettiva il più possibile. La fantascienza, infatti, non rientra tra i miei generi preferiti.
Ovviamente, ho apprezzato il lavoro di questo autore emergente, perché è visibile fin da subito l'impegno messo nella stesura del suo romanzo.

I guardiani dell'Efterion vi porterà ai confini dell'universo, dove si sta combattendo l'eterna lotta tra bene e male.
Ma il confine tra amico e nemico è labile, riponete bene la vostra fiducia o sarete traditi.



Quando ho avuto modo di leggere un breve estratto di questo libro, ne sono rimasta piacevolmente sorpresa.
Da un punto di vista generale, la trama non è affatto male!
Francesco Ambrosio ha dato vita ad un mondo fantastico davvero interessante. Un mondo che si snoda tra le fronde e le radici dell'Efterion, il grande albero che controlla l'universo.
Da apprezzare la passione con cui l'autore ha realizzato il libro, percepita in ogni pagina, e il grande lavoro di fantasia che è innegabile!
Sono dell'idea, però,che la vicenda principale non sia stata sviluppata come meritava e abbia quindi preso una piega piuttosto confusionaria.

Nel corso della lettura, infatti, si incontrano diverse sotto-trame che dovrebbero intrecciarsi tra loro e poi a quella principale, ma che invece, nella maggior parte dei casi, restano in sospeso e non arrivano ad una conclusione definita.
Questo credo sia dovuto anche al gran numero di personaggi che si incontrano fin dalle prime pagine.
Personaggi a cui io ho faticato a legarmi, perché, sempre a mio modesto parere, sono stati caratterizzati in maniera piuttosto sommaria. Certo, la descrizione fisica è importante, ma non è quella la componente principale di un protagonista ben costruito. L'animo dei guardiani, questi guerrieri che, nel corso del libro, si riuniscono per difendere il Tronco, viene indagato molto poco o forse nel modo meno adatto.

Mi spiego meglio: molti protagonisti si perdono spesso in pensieri filosofici, riguardanti la vita e la morale, ma i rispettivi caratteri, i modi di fare, gli atteggiamenti specifici, vengono solo accennati e non resi in maniera tale da divenire un tratto identificativo.

Un altro fattore che non mi ha facilitato la lettura de I guardiani dell'Efterion, è lo stile di scrittura dell'autore.
Purtroppo ho trovato diversi errori di grammatica, sintassi e consecutio temporum (alcuni anche piuttosto gravi), senza contare i periodi che molto spesso sono troppo lunghi e con le virgole assenti o al posto sbagliato.
Quello che ho pensato fin dall'inizio è che l'autore sentisse la necessità di dire tante cose e di dirle tutte insieme e subito. Questo, oltre a rendere la narrazione prolissa, mette in confusione il lettore che fatica a tenere il passo con la storia.
Ho trovato lo stile, da un punto di vista della terminologia, molto carico ma allo stesso tempo poco chiaro.

Ovviamente io mi limito ad esprimere un parere personale su un romanzo che ho cercato di leggere in maniera imparziale, senza farmi condizionare in alcun modo.
Credo che, se ci fosse stata più attenzione durante l'editing, il risultato sarebbe potuto essere migliore.

Il mio voto è:
🌟🌟
2/5


Alla prossima!

Silvia

lunedì 5 febbraio 2018

BuJo setup! - Febbraio 2018

Buonsalve mie piccole volpi!
Siete pronti per un nuovo articolo sul magico mondo del Bullet Journal?!


Oggi vi mostro il setup di febbraio del mio Bullet Journal!
Dato che vi ho già spiegato tutto nell'articolo dedicato a gennaio, da adesso in poi vi parlerò solo delle eventuali modifiche o aggiunte fatte nel corso del tempo.

Nel caso di febbraio tutto è rimasto come prima.
Per quanto riguarda il tracker delle abitudini e lo sleep and work log, ho fatto un piccolo upgrade: ho pensato di evidenziare le varie righe, in modo da potermi destreggiare meglio nel mettere le crocette.
Lo so che così non si capisce nulla, ma vedrete che le foto saranno chiarificatrici!
* e questo mi servirà anche per andare dritta e non sbagliare riga*
Anche questa volta ho creato la copertina con un'immagine stampata (per la precisione questo è un vecchio post-it) e ho usato il washi-tape come stikers, facendo una specie di collage per completare il fiore (spero che i punti di connessione non si notino troppo).

Bene!
Come vedete nessun cambiamento sostanziale, perciò vi lascio alle foto!





Cosa ve ne pare?
Ci ho lavorato parecchio, soprattutto per la copertina, e sono molto soddisfatta del risultato!
Lo so che non è il massimo, come articolo, ma spero vi possa interessare e piacere lo stesso!

A presto!

Silvia