mercoledì 3 maggio 2017

#21 Cosa penso di: Sette minuti dopo la mezzanotte | recensione |

Quarta lettura del mese!
Dai che ce la faccio a mettermi in pari!

IMPORTANTE: Quando ho scritto questa recensione, Blogger era poco collaborativo e lo è anche ora, quindi ho tentato invano di modificarla. Ci riproverò il prima possibile, nel frattempo è un po' così...




Sette minuti dopo la mezzanotte
di Patrick Ness e Siobhan Dowd.

Editore: Mondadori
Pagine: 224
Prezzo: 10,00€ (ebook 6,99€)

Trama:
Il mostro si presenta a Connor sette minuti dopo la mezzanotte. 
Puntuale.
Ma non è il mostro che Connor si aspettava, l'orribile incubo fatto di vortici e urla che lo tormenta di notte da quando sua madre ha iniziato le cure mediche.
Questo mostro è diverso.
E' un albero.
Antico come una storia perduta.
Selvaggio come una storia indomabile. E vuole da Connor la cosa più pericolosa di tutte.
La verità.




Comincio subito col dire che, quando ho ordinato questo libro su Amazon, non ero sicura che fosse la versione illustrata da Jim Kay. La copertina del mio libro, infatti, non è esattamente quella che vedete qui sopra e non si leggeva nulla a riguardo.
Inutile dire che sono stata davvero molto felice quando ho visto le illustrazioni. Nella versione in brossura di certo non rendono al massimo, ma sono stupende.
Jim Kay, per chi non lo sapesse, è lo stesso che ha illustrato Harry Potter, se conoscete questa versione delle avventure del famoso maghetto, sono certa che avrete già un'idea di quello che è lo stile di questo artista. 
Personalmente, l'ho trovato assolutamente perfetto per questa storia!

Sette minuti dopo la mezzanotte, è la storia di Connor, un ragazzino inglese di dodici anni che vive con la madre malata e, ogni notte, è costretto a rivivere lo stesso terribile incubo. Una notte, però, sette minuti dopo la mezzanotte, invece del solito incubo, Connor riceve la visita di un mostro che sembra un albero e che gli comunica di dovergli raccontare tre storie, perchè poi sarà lo stesso Connor a raccontargli la quarta. Connor non capisce cosa il mostro voglia da lui, ma decide di ascoltare le sue storie convinto che il mostro sia venuto per aiutare sua madre.
Sette minuti dopo la mezzanotte, nasce da un'idea di Siobhan Dowd, nota scrittrice per ragazzi, e viene portata avanti da Patrick Ness a cui viene dato il compito di terminare il libro per la pubblicazione. Questo succede perchè, durante la stesura del romanzo, Siobhan Dowd muore a causa del cancro. La conclusione del libro e il compito di pubblicarlo, viene dato a Patrick Ness il quale, senza dubbio fa un ottimo lavoro, dedicando anche il romanzo a Siobhan.

Protagonista principale della vicenda è Connor, un ragazzino di dodici anni che si trova a dover affrontare da solo la malattia della madre. I genitori di Connor infatti sono separati e il padre vive in America con la nuova compagna, l'unica che, nonostante i rapporti contrastanti, può aiutare Connor è la nonna materna, una donna in carriera dal carattere forte e autoritario. Altro protagonista è il mostro, che prende le sembianze di un albero umanoide (per la precisione un tasso) e si reca da Connor sempre sette minuti dopo la mezzanotte. Devo dire che ho apprezzato molto questi due personaggi principali, ho trovato entrambi ben caratterizzati ed interessanti. Non è facile dare un giudizio sugli altri personaggi perchè vengono tratteggiati in maniera meno definita. Anche in questo caso la caratterizzazione è buona, ma l'attenzione del lettore è necessario che ruoti attorno a Connor e al tasso, quindi gli altri personaggi appaiono più sfumati.
Un'altra cosa che ho apprezzato, a riguardo dei personaggi, sono i legami e le interazioni che si creano, sia in positivo che in negativo. Si tratta di legami forti che catturano il lettore e lo fanno immedesimare nei personaggi.

Personalmente ho trovato che, piuttosto che alle descrizioni, si sia cercato di dare più spazio alle emozioni, ai sentimenti e ai messaggi importanti che questo romanzo vuole trasmettere.
Non per questo, comunque, le ambientazioni o le descrizioni risultano meno curate. 
Ho apprezzato moltissimo lo stile di Patrick Ness nel tratteggiare i personaggi e i luoghi in cui questi si muovono, senza però permettere loro di prevalere sulle sensazioni che i personaggi stessi provano.

Come vi dicevo, questo romanzo è carico di messaggi molto importanti, indirizzati come linguaggio ad un pubblico giovane (all'incirca dell'età del protagonista), ma che possono colpire anche chi è un po' più grandicello.
Il cancro, dal punto di vista del malato ma anche da quello della famiglia, resta nel corso del romanzo l'argomento principale attorno al quale si snodano diversi spunti di riflessione.
Si parla, ad esempio, dell'importanza delle storie, del messaggio che ognuna di essa nasconde e che ognuno di noi ha il compito di interpretare.
Si parla anche di bullismo, argomento più che mai attuale; si parla di famiglia allargata, di rapporti famigliare difficili e di accettazione della morte.

Nonostante il protagonista sia un ragazzino e i temi ci vengano presentati sempre attraverso i suoi occhi, anche per chi è adulto non è difficile immedesimarsi e farsi trasportare all'interno della narrazione. Come è inevitabile ritrovarsi a meditare sugli spunti che ci vengono proposti.

In generale il libro mi è piaciuto molto!
Pur essendo un libro per ragazzi, non ha nulla da invidiare ad altri romanzi per adulti che trattano gli stessi temi. 
La mia è stata una lettura veloce, scorrevole, emozionante e carica di spunti di riflessione. Nonostante questo, però, forse anche a causa della differenza d'età, non sono riuscita ad entrare al 100% in sintonia con Connor e, non avendo mai vissuto personalmente una situazione simile alla sua, ho potuto "comprendere" fino ad un certo punto l'intera vicenda.
Senza dubbio consiglio il libro, non solo ai più giovani ma anche agli adulti.

Il mio voto è
✰✰✰✰ e mezzo
4,5/5

Alla prossima!

Silvia




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