mercoledì 1 febbraio 2017

#4 Cosa penso di: Il grande Gatsby |recensione|

Quarta lettura di gennaio e ultima recensione di recupero.
Attualmente sto leggendo il mio quinto libro in tbr e conto di finirlo in un paio di giorni (sarà l'unica recensione puntuale di questa tbr).



Il grande Gatsby
di Francis Scott Fitzgeral.
Editore: Newton Compton Editori.
Pagine: 192
Prezzo: 5,90 € (ebook 0,49 €)

Trama.
L'essenzialità, la finezza descrittiva e la nitidezza dl procedimento narrativo (la storia è raccontata attraverso il punto di vista di Nick, vicino e amico di Gatsby), la creazione sapiente di personaggi indimenticabili hanno fatto ormai di questo romanzo un punto fermo, un "classico moderno".
Lo scenarioè quello dei frenetici anni Venti, di cui Fitzgerald stesso e la moglie Zelda furono favolosi protagonisti tra New York, Parigi e la Costa Azzurra.
Attraverso le sue feste brillanti e stravaganti, il lusso e la mondanità di cui si circonda, il "grande Gatsby", il misterioso, affascinante e inquieto protagonista, non mira tuttavia che a ritrovare l'amore Daisy.
Ma è possibile ricatturare il passato?
Al di là della romantica suggestione, il sogno di Gatsby diventa emblema di un sogno di assolutezza, come l'originario "sogno americano" in un Mondo Nuovo, che, come ogni sogno di purezza astratta, la realtà frantuma e disperde.








Ho affrontato la lettura di questo libro come affronto sempre la lettura di un classico: già sapendo che non mi piacerà.
Purtroppo i classici non rientrano tra i miei generi preferiti e faccio sempre una gran fatica a leggerli, anche se sono corti come questo. A volte, però, sbaglio a partire prevenuta, perché finisce che il libro mi piace.
Questo è uno di quei casi anche se non posso dire che mi sia piaciuto al 100%.



La narrazione è senza dubbio particolare, così come lo è il punto di vista.
Appena si comincia a leggere si capisce subito che a parlare, per tutto il corso della narrazione, non sarà Gatsby. Il lettore, infatti, osserverà tutto lo svolgersi degli eventi attraverso gli occhi di Nick, un ragazzo che si trasferisce per lavoro accanto all'enorme villa di Gatsby. Nick non riuscirà ad evitare la curiosità che questo eccentrico padrone di casa suscita in lui e finirà col diventarne un grande amico.
La trama, però, è molto più intricata di quello che appare, perché Nick conosce Daisy, la donna di cui Gatsby era innamorato cinque anni prima.
Daisy, però, quando Gatsby è partito per la guerra, ha conosciuto un altro uomo e si è sposata.
Purtroppo non posso dirvi altro della trama, perché rischierei di rovinarvi la lettura. Vi posso solo dire che, da questo momento in poi, per Gatsby cominciano i problemi. Perché Gatsby ha comprato quella villa con l'unico scopo di ritrovare Daisy...

La trama è senza dubbio particolare e fornisce uno spaccato dell'America degli anni Venti davvero interessante.
A questo punto possiamo introdurre il discorso "ambientazioni".
Tutti i luoghi, le abitudini, gli abiti e gli oggetti che troviamo nel corso di questa storia, ci vengono mostrati attraverso gli occhi, e quindi le parole, di Nick.
Non ci sono descrizioni dettagliatissime, cariche di particolari, eppure il lettore non ha difficoltà ad immaginare i luoghi e a figurarseli durante la lettura. A me sono piaciute molto e mi hanno catturato.
Credo di poter dire che sono la parte migliore di questo romanzo.
Mi hanno colpito anche perché hanno sempre una certo che di sognante, riflessivo e sentimentale che le rende particolari e diverse dal solito.

Per quanto riguarda i personaggi, invece, i protagonisti principali sono tutti ben caratterizzati, anche se è davvero difficile entrare in sintonia con uno di loro in particolare.
Ho apprezzato i personaggi di Nick e Gatsby, senza i quali la vicende avrebbe gran poco di interessante, dato che sono uno il narratore e testimone e l'altro il protagonista e vittima dell'intero romanzo.
Allo stesso modo, però, non ho sopportato Daisy, Tom, Jordan, Myrtle e tutti gli altri. Ognuno di loro mi ha suscitato antipatia per svariati motivi.
Li ho trovati supponenti, snob, crudeli e insensibili. Non sono riuscita a sopportarli dalla prima all'ultima apparizione, se avessi potuto e non fossero stati necessari alla trama, li avrei tolti di mezzo in men che non si dica.
Trattandosi di un romanzo breve, sono costretta a contenermi perché portandovi degli esempi rischierei di dirvi cose che è più giusto scopriate durante la lettura.

Da un punto di vista più generale, sempre per quanto riguarda i personaggi, devo dire che il lavoro che c'è dietro è decisamente buono e accurato.
I tratti del carattere dei vari protagonisti, a volte, vengono delineai anche attraverso una semplice conversazione o un movimento. E questo l'ho apprezzato molto perché, nel bene o nel male, questi dettagli rendono i personaggi più reali e realistici.
Sono rimasta un po' perplessa anche per quanto riguarda i rapporti interpersonali tra i personaggi. A tratti li ho trovati insensati ed esagerati (sia in positivo che in negativo). La storia d'amore tra Gatsby e Daisy è dolce, romantica e a volte malinconica, perché ostacolata, ma allo stesso tempo non mi ha trasmesso grandi emozioni.

Lo stile non mi è dispiaciuto.
Trattandosi di un classico di pubblicazione più recente, lo stile è senza dubbio di più facile comprensione. La mia è stata una lettura scorrevole, veloce e tutto sommato coinvolgente.




Mi sento di consigliare questo libro agli amanti del genere e anche a chi vuole avvicinarsi al mondo dei classici.

Per quello che ho detto riguardo i personaggi e guardando anche il mio gusto personale, il mio voto si abbassa leggermente.

Il mio voto è:
✰✰✰ e mezzo
3,5/5


Grazie e alla prossima recensione!

Silvia

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