lunedì 4 dicembre 2017

#74 Cosa penso di: Jeremy Jenkins e il fiore della montagna perduta | recensione|

Primissima lettura di questo ultimo mese dell'anno!
Approfitterò di questo mese per completare le challenge, quindi aspettatevi letture un po' più particolari.


Jeremy Jenkhins e il fiore della montagna perduta
di Angelica Rubino

Editore: Apollo Edizioni
Pagine: 172
Prezzo: 15,00€

Trama:

Britannia, 999 d.C.
La famiglia Jenkhins sta vivendo un momento difficile a causa della morte del capofamiglia e del figlio maggiore. 
Il giovane Jeremy, che ha appena compiuto quindi anni, ha una grande passione per la magia e il grande desiderio di diventare cavaliere alla corte di Re Deathproof.
Quando Sam, figlio del fabbro e cavaliere in congedo, nota le sue abilità, gli propone di seguirlo a palazzo.
Una volta alla corte del Re, Jeremy diverrà il giullare di corte e conoscerà Kamila, la vera erede al trono ma trattata come una serva. Il ragazzo scoprirà che a palazzo ci sono dei misteri e che il Re ha uno strano piano per salvare il suo popolo dalla fine del mondo, perché l'anno 1000 sta arrivando.
Quali sono i veri piani di Deathproof?
Perché Kamila non ricopre il ruolo che le spetta?



Anche questa volta niente trama scritta da me. Perché?
Perché quella che vedete nella scheda qui sopra l'ho scritta io, dato che non sono riuscita a trovare la trama di copertina.
Se voi ne disponete, fatemelo sapere, provvederò a modificare l'articolo.

Come vi avevo accennato il mese scorso, eccomi qui nuovamente a parlare di un libro di Angelica Rubino.
Prima di tutto, vorrei ripetere i miei ringraziamenti all'autrice per avermi inviato questo romanzo permettendomi di leggerlo e recensirlo.

Jeremy Jenkhins è un libro piuttosto breve (conta poco più di 170 pagine) ed indirizzabile ad un pubblico molto giovane. Non per questo, però, è da considerarsi un romanzo brutto o banale.
Anzi, vi confesso che a me non è dispiaciuto per niente!

Protagonista dell'intera vicenda è Jeremy Jenkhins, un ragazzino di quindici anni che vive nella Britannia medioevale, a pochi mesi dal tanto temuto anno 1000.
Jeremy ha un grande passione per la magia ed è un bravissimo prestigiatore, oltre che un ottimo cantante.
Mi è piaciuto molto questo personaggio, un po' diverso dal solito, perché non incarna gli stereotipi dell'eroe. Jeremy è alto e mingherlino, è coraggioso ma è pur sempre un ragazzino di quindici anni che per la prima volta lascia la sua casa e la sua famiglia, perciò avrà spesso delle reazioni esagerate o impulsive.
Ma è molto apprezzabile, il grande cambiamento che ha il personaggio nel corso della vicenda, e non posso rivelarvi molto altro, perché rischierei di spoilerarvi il finale.

Un altro personaggio che mi è piaciuto molto è Juliana, la nonna di Jeremy. Si tratta di una vecchietta arzilla e simpatica, che veglia sui suoi nipoti e che nasconde un grande segreto: Juliana è una fata dai grandi poteri magici.

Da un punto di vista generale, la caratterizzazione dei personaggi mi è sembrata ben fatta.
Nonostante la brevità del romanzo, ogni protagonista è reso al meglio, con i suoi pregi e i suoi difetti, ma soprattutto, anche se in poche righe, viene sempre fornito un background che aiuta il lettore a comprenderli meglio.

Anche le descrizioni sono ben fatte e forniscono sempre un buon quadro delle ambientazioni dove si svolge la vicenda.
Ho apprezzato molto anche la componente fantastica della storia, perché da quel tocco magico in più e coinvolge ed affascina maggiormente il lettore.

Lo stile di Angelica, come già vi dicevo nelle precedenti recensioni, mi piace molto. Lo trovo semplice ma curato,in grado di adattarsi ad un pubblico giovane ma anche ad uno più adulto.
Ho trovato la trama di questo romanzo molto carina e perfetta per un libro indirizzato ad un target più giovane, perché contiene dei messaggi interessanti e importanti.
In questo libro infatti, non si parla solo di fate e cavalieri, ma anche del valore della famiglia e dei legami, dei turbamenti del primo amore, di invidia e gelosia, di perdono e redenzione, di lutto e, come in tutti i libri per ragazzi, di lotta tra il bene e il male.

Ho molto apprezzato lo svolgersi della trama, con i suoi colpi di scena e i momenti romantici, ma allo stesso tempo ho notato dei punti in cui tutti succede in maniera troppo veloce e sbrigativa.
Ed è un peccato, perché (come è stato per Pistola e Polvere da sparo) si vede che l'autrice avrebbe voluto raccontare di più e dedicare più righe di descrizione a certi fatti piuttosto che ad altri.
In più, ho notato anche alcuni errori sul posizionamento delle virgole e sulla grafia dei nomi. Nulla di grave, ma le virgole al posto sbagliato hanno un po' rallentato la lettura, costringendomi a rileggere la frase per evitare un'interpretazione errata.

In definitiva, si tratta di un romanzo che consiglio molto volentieri, soprattutto se vi piace leggere anche libri per ragazzi. Nonostante i piccoli errori, è stata una lettura molto carina che mi ha tenuto compagnia per un paio di sere e che, anche se breve, mi ha appassionato parecchio.

Il mio voto è:
✰✰✰ e mezzo
3,5/5



Alla prossima!

Silvia


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