martedì 14 novembre 2017

#68 Cosa penso di: Orgoglio e Pregiudizio | recensione |

Seconda lettura di novembre!
Libro decisamente diverso dal solito e che stazione nella mia libreria dai tempi della prima superiore... non vi dico altro!



Orgoglio e Pregiudizio
di Jane Austen

Editore: Mondadori (oscar classici)
Pagine: 420
Prezzo: 8,40€ (ebook - prezzi vari)

Trama:

"Orgoglio e pregiudizio" è sicuramente il romanzo più popolare di Jane Austen, quello in cui si realizza un equilibrio perfetto tra struttura e stile, e quello che esalta in maniera più distintiva lo smalto della sua arte. Il libro fu pubblicato nel 1813 ottenendo già all'epoca un ottimo riscontro da parte dei lettori. La vicenda è ambientata nella contea di Hartford e si apre con un ordinario avvenimento: un giovane e facoltoso gentiluomo, Charles Bingley, prende in affitto Netherfield Park, una tenuta nello Hertfordshire, suscitando la curiosità e l'eccitamento delle famiglie residenti nel vicinato, e della famiglia Bennett in primo luogo, che, con cinque figlie da maritare, vede nella circostanza un'occasione da non lasciarsi sfuggire. Un romanzo che ancora oggi è considerato tra i massimi di tutta la letteratura inglese.



Lo so, ho preso la brutta abitudine di non scrivere la mia versione della trama, ma seriamente volete che vi racconti la storia di Orgoglio e Pregiudizio?!
Io la sapevo anche prima di leggerlo, complice il film e i libri di scuola, perciò soprassediamo anche questa volta.

Vi ho già parlato del mio particolare rapporto con i classici. Non è corretto dire che non mi piacciono, perché ne ho trovati diversi di carini, però si può dire che non rientrano tra i miei generi preferiti.
Tutto questo per dirvi che, questa recensione mi mette in una situazione di dubbio: mi è piaciuto questo libro? Quanto mi è piaciuto?

Rispondere a queste due domande, per me in questo momento, non è così semplice come potrebbe sembrare, ve lo assicuro.

Orgoglio e Pregiudizio è, senza ombra di dubbio, uno dei classici più importanti e famosi della letteratura inglese. Sicuramente, per l'epoca era da considerarsi rivoluzionario e molto avanti come concetti ed ideali; senza contare che Jane Austen l'ha scritto a 21 anni.
Credo sia impossibile non considerarlo un bel libro, ma soprattutto uno spaccato interessante e dettagliato sulla società del tempo. Quindi, il mio giudizio "un po' così" non vuole mettere in discussione nulla di tutto questo.

Finito lo spiegone, direi che possiamo passare al mio pensiero, voi che dite?

Quello che io penso di Orgoglio e Pregiudizio è che mi è piaciuto .
Nel senso che ci sono dei particolari che ho trovato molto interessanti e altri che proprio non ho sopportato.

I lati positivi di questo libro sono: la trama semplice ma intricata, la caratterizzazione dei personaggi e delle ottime descrizioni.
I lati negativi sono: la  trama che, a tratti, risulta pesante e noiosa, i personaggi insopportabili e le descrizioni troppo lunghe.
Come vedete, i punti di forza di questo romanzo sono anche quelli che personalmente definirei dei difetti. Cerco di spiegarmi meglio e in modo più approfondito, partendo dalla trama.

La trama, che è sicuramente una componente importante del romanzo, è molto interessante. Appare semplice, perché non è altro che un intreccio di pseudo storie d'amore, ma in realtà è anche molto intricata. Si tratta, infatti, come già vi dicevo qui sopra, di un ottimo affresco della società dell'epoca, fatto di macchinazioni, sotterfugi, pregiudizi e pettegolezzi.
Questa componente di complessità mi ha molto colpito e mi è piaciuta, allo stesso tempo però non ho compreso certe dinamiche narrative. Ho trovato davvero incomprensibili, e a volte inutili, interi pezzi di storia. Mi ha dato l'impressione che si volesse un po' tirarla per le lunghe, come si suol dire.

E qui mi ricollego al fattore descrizioni.
Le descrizioni sono davvero ben fatte, curate nei dettagli e in grado di creare quasi un dipinto davanti agli occhi del lettore. Allo stesso tempo, però, ci sono dei punti in cui risultano davvero pesanti e noiose.
La descrizione è una parte importante del romanzo, ma non deve prevalere sulla narrazione, se no si rischia di perdere il filo del discorso e di non capirci più nulla. Cosa che, lo ammetto, a me è successa.
Ho dovuto rileggere delle parti anche tre volte, per capire il punto preciso dove proseguiva la vicenda e per non perdermi nei meandri di una descrizione di tre facciate.

Il punto dei personaggi è quello meno problematico e più personale. Non contesto infatti la caratterizzazione che è ottima! Non ho davvero nulla da dire, perché credo di non aver mai trovato in un classico dei protagonisti con dei caratteri così ben delineati, in grado di maturare, cambiare idea e migliorare sé stessi.
Il mio problema è che, a pelle, avrei voluto strozzare metà delle figure principali. Sì, anche quelle positive, avete capito bene.
Tralasciando la signora Bennet, che ha messo a dura prova i miei nervi (forse più di quanto sono stati messi alla prova i suoi), un altro personaggio che non ho molto ben digerito è Jane, la maggiore delle sorelle Bennet. Ho avuto più volte l'impulso di entrare nel libro, darle uno scossone e intimarle di prendere una benedetta posizione nella vita. Capisco vedere il buono in tutte le persone, ma così è davvero esagerato: è troppo buona, troppo perfetta, troppo compita. Insomma, è troppo!
Al contrario ho apprezzato molto Elizabeth, la ragazza ribelle della situazione.
Lizzy ha un carattere forte, si vede subito che è diversa dalle sue coetanee dell'epoca ed è proprio la sua voglia di indipendenza e autodeterminazione che colpisce il lettore. Io l'ho adorata, soprattutto per certe sue rispostine sarcastiche, decisamente moderne per l'epoca.
Altro personaggio che credo sia inevitabile amare fin dal principio è il signor Darcy, colui che ha alzato l'asticella di tutte noi per quanto riguarda il giudizio al genere maschile.
No, scherzo, scherzo!
Senza dubbio il signor Darcy è un gentiluomo d'altri tempi, dal carattere forte, deciso, onesto, che mette le persone che ama al primo posto e che per loro farebbe tutto. Per questo suo carattere particolare, viene spesso considerato presuntuoso e orgoglioso, un uomo che si eleva sopra gli altri e si crede migliore, ma poi da prova che non è così. Credo potrei elargire le lodi di questo personaggi per almeno altre 20/30 righe, ma mi fermo qui.
Mozione speciale al signor Bennet e al suo sarcasmo.

Concludo spendendo due parole sullo stile di scrittura anche se, sinceramente, non penso di essere nella posizione di esprimere pareri su Jane Austen.
Il suo stile, infatti, mi è piaciuto.
Mi aspettavo mi risultasse più ostico, come spesso mi capita con i classici, invece la mia è stata una lettura tutto sommato scorrevole ed appassionante, soprattutto verso la fine.
Sono quindi arrivata alla conclusione che il mio problema sia proprio nei confronti del genere letterario in sé e non verso il libro nello specifico.
Per quanto riguarda Orgoglio e Pregiudizio, in quanto tale, credo che i miei ostacoli di lettura siano dovuti anche al fatto che l'edizione in mio possesso sia piuttosto vecchiotta e forse penalizzata nella traduzione.

Al di là del mio giudizio personale, mi sento di consigliare questo libro un po' a tutti, perché credo si possa inserirlo tra i romanzi da leggere almeno una volta nella vita.

Il mio voto è:
✰✰✰
3/5

Alla prossima!


Silvia


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