venerdì 21 aprile 2017

Sono andata al cinema #6 | Oltre le nuvole. |

Ma secondo voi, dopo Your Name, potevo perdermi un altro film di Makoto Shinkai?
Ovviamente no!



Trama:
Cosa si staglia oltre le nuvole?
Si tratta di un’enorme torre bianca: fonte di mille dibattiti e ispirazione per innumerevoli fantasie. La torre ha segnato un punto di svolta nel paese e simboleggia un Giappone alternativo che, dopo la seconda guerra mondiale, è diviso in due parti: una occupata dall’Unione e l’altra sotto il controllo di un’alleanza tra Giappone e Stati Uniti.

La storia, poetica e fantastica come da tradizione di Shinkai, è ambientata negli anni ’90, quando il paese si riunisce e soltanto Hokkaido rimane occupata dall’Unione, che costruisce una torre smisurata: si tratta di un’arma in grado di trasformare il mondo in un universo completamente differente. Intanto due amici, Hiroki e Takuya, lavorano da tempo ad un aereo; il loro sogno è quello di avvicinarsi alla Torre per vedere finalmente cosa si nasconde oltre di essa. A poco a poco una ragazza di nome Sayuri si unisce a loro ed insieme diventano un trio inseparabile. I due adolescenti promettono di portare la ragazza con loro per scoprire cosa ci sia al di là della Torre, ma un giorno Sayuri scompare senza lasciare traccia. La promessa appare dunque infranta: Hiroki e Takuya abbandonano il loro sogno e le loro strade si dividono. Il destino però li riunirà anni più tardi, ma ora sono adulti e le cose sono cambiate. La promessa che li legava un tempo può essere considerata ancora valida?








Oltre le nuvole, il luogo promessoci (雲のむこう、約束の場所 Kumo no mukō, yakusoku no basho) è un film di animazione giapponese del 2004, scritto e diretto da Makoto Shinkai (lo stesso di Your Name e 5cm al secondo).
Il film dura all'incirca un'ora e mezza e, grazie ad una collaborazione tra Dynit e Nexo Digital, l'11 e il 12 aprile è stato proiettato al cinema come proiezione speciale per "La stagione degli anime".

Avendo apprezzato moltissimo Your Name (la mia recensione qui), ero molto curiosa di vedere anche questo film di Makoto Shinkai. Anche questa volta non sapevo assolutamente nulla della trama (qui sopra, vi riporto quella di Nexo Digital) e, lo devo ammettere, andare al cinema "a scatola chiusa" non è una brutta idea, soprattutto con un film che dura così poco.

Oltre le nuvole, il luogo promessoci racconta la storia di Hiroki e Takuya, due ragazzi all'ultimo anno delle scuole medie che, nei ritagli di tempo (e grazie ai piccoli stipendi del lavoro estivo) stanno costruendo un aereo.
Il loro sogno è quello di raggiungere la grande torre che si erge sull'isola di Hokkaido.
A loro si aggiunge Sayuri, una giovane compagna di scuola, a cui i due ragazzi permettono di vedere il loro aereo, promettendole di portarla con loro.
Sayuri, però, confessa ai due giovani di fare dei sogni molto strani, che sembrano mostrarle dei mondi paralleli.

A questo punto, ci troviamo davanti ad un discreto salto temporale.
Veniamo proiettati avanti di tre anni, le strade dei due amici si sono separate e Sayuri, dopo essere scomparsa improvvisamente, si trova in un letto di ospedale in coma, come addormentata, da esattamente tre anni. Da qui comincia la seconda parte del film, in cui veniamo a conoscenza di alcuni dettagli sulla Torre di Hokkaido e sui sogni di Sayuri, che sembrano essere strettamente collegati alla torre.

Oltre le nuvole, il luogo promessoci è il primo film di animazione realizzato da Makoto Shinkai e, secondo me, si nota che questa è la sua prima opera.
Da un punto di vista della trama, si vede che la storia è ben studiata e l'idea di fondo è davvero ottima; purtroppo però ci sono diversi buchi che lo spettatore, nel corso della proiezione, non fatica a riscontrare.
Secondo me, quella di Oltre le nuvole, sarebbe la trama perfetta per un libro, perchè sarebbe possibile ampliare diversi concetti che, nel caso del film, sono rimasti in sospeso.
Se dovesse esistere, come nel caso di Your Name, una versione libresca di questa storia, credo che vorrei assolutamente leggerla!

Anche da un punto di vista grafico si nota una certa inesperienza, soprattutto per la resa dei personaggi.
Personalmente ho apprezzato molto di più lo stile di Your Name, sicuramente più curato e dettagliato.
Per quanto riguarda i persoanggi, infatti, lo stile si rivela leggermente più spigoloso e meno dolce, rispetto ai film seguenti. Una cosa che proprio non mi piace, ad esempio, sono le righette nere sulle guance del personaggio (se avete visto il film, sapete a cosa mi riferisco).
La qualità ne risente anche nelle inqudrature più da lontano, in cui si da precedenza al paesaggio, perchè i protagonisti perdono definizione e accuratezza nella resa.

Lo stesso non si può dire delle ambientazioni e dei paesaggi.
Trovo che Shinkai abbia uno stile nella resa dei luoghi e dei paesaggi che non si può definire in altro modo se non meravigliosa!

I paesaggi in cui si snoda la vicenda hanno, senza ombra di dubbio, un'importanza fondamentale per la trama e, proprio per questo, sono resi con minuzia nei particolari.
Le nuvole, ad esempio, sono realizzate così bene da sembrare reali e le inquadrature di solo paesaggio sembrano quasi delle foto.
Una cosa che mi è piaciuta moltissimo (anche in Your Name) è la scelta del colore, soprattutto nel cielo.
Ogni sfumatura, ogni accostamento, sembra studiato nei minimi particolari e nulla sembra lasciato al caso.

Personalmente ho notato una cura maggiore per le ambientazioni piuttosto che per i personaggi in sè.

Un dettaglio importante, anche per questa pellicola, sono le musiche e la colonna sonora che si adattano perfettamente ai momenti della trama e diventano parte integrante della narrazione. Penso che, se togliessero le musiche, non ci potrebbe essere lo stesso coinvolgimento da parte dell spettatore.


In generale, il film mi è piaciuto molto.
Sono stata contenta di aver avuto l'occasione di vederlo e penso proprio che cercherò di recuperare altre opere di Makoto Shinkai, perchè non si può negare che sia un artista straordinario.
Mi piace questo suo interesse per i mondi paralleli, i sogni e legami spirituali che questi possono generare.

Nonostante i diversi lati postitivi, probabilmente perchè è la prima opera di questo regista, non ho percepito lo stesso coinvolgimento che c'è stato con Your Name.
Mi è piaciuto, è stato emozionante, ma non quanto mi aspettavo.

Senza dubbio lo consiglio, soprattutto se vi è piaciuto Your Name o se già conoscevate altre opere di Makoto Shinkai.

Il mio voto, però, è:
✰✰✰ e mezzo
3,5/5



Alla prossima!

Silvia

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