martedì 4 aprile 2017

Sono andata al cinema #5 | La Bella e la Bestia - live action |

Stia con noi, qui con noi.
Si rilassi d'ora in poi.
Leghi al collo il tovagliolo dopo ci pensiamo noi...

Sono sicura che dall'introduzione avete capito benissimo di quale film vi sto per parlare, quindi cominciamo.

Trama:

Rivisitazione live-action dell'omonimo classico d'animazione del 1991, racconta il fantastico viaggio di Belle, giovane donna brillante, bellissima e dallo spirito indipendente che viene fatta prigioniera dalla Bestia e costretta a vivere nel suo castello.
Nonostante le proprie paure, Belle farà amicizia con la servitù incantata e imparerà a guardare oltre le orrende apparenze della Bestia. scoprendo l'anima gentile del Principe che si cela dentro di lui.
















La Bella e la Bestia è un film del 2017 diretto da Bill Condon e scritto da Evan Spiliotopouluos e Stephen Chbosky. Si tratta di un remake live-action dell'omonimo film Disney del 1991 a sua volta tratto dalla fiaba di Jeanne-Marie Leprince de Beaumont.
Interpreti principali del film sono Emma Watson, Dan Stevens, Luke Evans, Kevis Kline, Josh Gad, Ewan McGragor, Stanley Tucci, Ian McKellen ed Emma Thompson.

Comincio subito col dirvi che La Bella e la Bestia è uno dei miei cartoni Disney preferiti e che, quando ho saputo che ne avrebbero fatta una versione live-action sono stata contentissima!
Detto questo, cercherò comunque di essere imparziale, lo prometto.

Ho pensato, quindi, di cominciare questa recensione con le poche, pochissime cose che non mi hanno convinto del film.
Credetemi, non è una lista molto lunga, si tratta di tre punti.

Primo punto. Per la Bestia (non so per gli altri, io l'ho percepito solo qui), sono stati scelti due doppiatori: uno per il parlato e uno per il cantato. E fino a qui niente di male, perché non tutti i cantanti sanno fare il doppiaggio e non tutti i doppiatori sanno cantare.
Logico.
Ma perché le due voci sono così diverse? Non le si poteva scegliere più somiglianti?
A mio parere lo stacco si nota parecchio e rende tutto molto meno fluido.

Sempre sulla Bestia è anche il punto due.
Ma quella specie di gatto morto che gli avete messo in testa dopo la trasformazione in principe? No, dico io, era strettamente necessario?
Secondo me una parrucca più realistica era meglio.
Capisco che il poveretto è stato un bestione alto due metri per chissà quanti anni, ma dei capelli per lo meno decenti non erano così sbagliati.

Terzo punto, ovvero quello che ha anche una spiegazione accettabile ma che a me è sembrato comunque un po' meh.
Le canzoni nella versione italiana non sono le stesse del cartone, o meglio, sono state leggermente modificate.
Ho sentito dire che è una questione puramente tecnica per agevolare il doppiaggio e sovrapporlo meglio al labiale in lingua originale. Ed è assolutamente una motivazione più che valida, ma io con le canzoni de La Bella e la Bestia ci sono cresciuta e mi ha fatto un certo effetto non riconoscere al 100% le parole.



E queste sono le mie rimostranze, da qui in poi saranno solo cose belle!



Al di là dei tre punti qui sopra, cosa mi è piaciuto così tanto di questo film?
Posso dire tutto?
Tutto!

Ho trovato che La Bella e la Bestia sia perfettamente corrispondente alla versione animata e che, anzi, abbia anche quel qualcosa in più che non può che renderlo migliore.

La contestualizzazione storica è stata resa in maniera molto accurata al punto che risulta facilmente intuibile. Nel cartone, infatti, sappiamo solo che la vicenda è ambientata in un piccolo paesino della Francia, ma il periodo storico è solo accennato e non è così facile identificarlo.
In questo caso, invece, anche grazie ad alcuni spezzoni sul passato di Belle e della Bestia, riusciamo a capire benissimo che il periodo storico è il Settecento.

A proposito di questo, ho apprezzato tantissimo i flashback creati appositamente per questa versione del film.
Trovo che siano stati un ottimo mezzo per spiegare, non solo quei buchi di trama presenti nel cartone, ma anche perché la Bestia è cresciuta con determinate convinzioni e atteggiamenti.
Ma soprattutto carpiamo altri dettagli del personaggio di Belle. Fino ad ora io mi ero chiesta: ma dov'è la madre di Belle? Che cosa le è successo? Cosa ha reso Belle una ragazza così diversa dalle sue coetanee dell'epoca?
Tutte queste domande hanno avuto risposta e, lo devo dire, non sono rimasta per nulla delusa dall'interpretazione che lo sceneggiatore ne ha voluto dare.

Continuando l'elenco delle "cose belle" di questo film, direi di passare alle ambientazioni e agli abiti.
Le ambientazioni, direi di cominciare da qui, sono rese benissimo!
Ho apprezzato moltissimo la cura dei dettagli, i colori, le luci, ma soprattutto la ricerca della somiglianza con il cartone.
Non me ne intendo di cinema, ma penso che ricreare un ambiente che, altro non è che un disegno, non sia affatto semplice.
Il luogo che più mi ha colpito è il castello della Bestia, in cui si nota moltissimo il contrasto tra l'oscurità dell'esterno ( cupo, quasi pauroso, dai toni scuri) e la luce dell'interno (i dettagli in oro, la luminosità, i colori tenui e pastello).
Ovviamente non vi citerò la fenomenale biblioteca del castello, perché credo sia più che ovvio che ne vorrei una uguale dai tempi del cartone Disney.

Per quanto riguarda gli abiti, invece, credo di essermi innamorata una seconda volta dell'abito giallo di Belle. Dovete sapere che il giallo è il mio colore preferito da quando sono bambina e, con il vestito di Belle è stato amore a prima vista.
Tornando agli abiti e lasciando perdere questa mia fissazione per il giallo, vi posso dire che ho amato ogni singolo abito di ogni personaggio. Li ho trovati tutti estremamente accurati, precisi anche rispetto al periodo storico e pieni di dettagli stupendi.

Ed ora, ultimo punto di questa recensione, last but not least, vediamo le musiche.
E voi direte, ma non facevano parte delle cose che non ti avevano convinto?
Sì e no.
Se, in parte, l'adattamento italiano del testo non mi ha convinto, da un punto di vista più generale le ho apprezzate molto, anche se ammetto di aver preferito quelle in lingua originale.
Mi ha fatto immensamente piacere che "Beauty and the Beast" e "Be Our Guest" siano rimaste le stesse del cartone, perché sono le mie preferite e anche le più importanti della storia (a mio parere).
Della versione originale, posso dire inoltre, di aver apprezzato molto la voce di Emma Watson. Non credevo che sapesse cantare così bene e mi ha stupito. Senza contare che lei per me è sempre stata Belle, per lo meno nella mia testa.

Per concludere questa recensione, penso sia importante parlare del messaggio che questo film ci da.
Perché si parla di diversità e di accettazione in un modo in cui anche i più piccoli possono capire e questo credo sia molto importante.
Da un lato, Belle è considerata stramba e buffa dai sui concittadini, perché non si comporta come loro e perché mentalmente è molto più avanti di loro.
Dall'altro invece abbiamo la Bestia che, inizialmente, non riesce ad andare oltre all'aspetto esteriore e che quindi denigra l'anziana che gli chiede aiuto. In un secondo momento, ovviamente a causa di ciò, lui stesso si troverà isolato e abbandonato per colpa del suo aspetto.


Ho trovato molto bello ed emozionante il momento in cui sia Belle che la Bestia ammettono e accettano le proprie diversità, capendo di avere al loro fianco una persona che finalmente può accettarli per quello che sono realmente.




Insomma, in conclusione, trovo che questo film sia pienamente riuscito nell'intento di trasporre il cartone animato e che l'abbia a dirittura migliorato.
Se siete amanti dei cartoni Disney e della Bella e la Bestia, non potete assolutamente perdervelo.



Il mio voto è:
✰✰✰✰ e mezzo
4,5/5




Alla prossima!

Silvia

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