giovedì 6 aprile 2017

#16 Cosa penso di: Fiabe Lapponi | recensione |

E per concludere ecco qui la mia quinta lettura del mese di marzo!
Anche se sarebbe più giusto dire che è la prima, nel senso che l'ho cominciata per prima con tanti buoni propositi e poi nel mentre ho letto anche tutto il resto...




Fiabe Lapponi
di Autori vari.

Editore: Iperborea
Pagine: 192
Prezzo: 16,00€ (ebook 8,99€ )

Trama:
L'incanto del "c'era una volta" nelle più remote terre del Nord.
In questa antologia di fiabe e leggende rivive il patrimonio di tradizioni, miti e credenze di quella che per lungo tempo è rimasta una minoranza etnica isolata.
Un mondo di magie e metamorfosi, di foreste stregate, cavalcate nella neve in sella alle renne e grandi laghi attraversati sugli sci, dove la fantasia si combina con la realtà quotidiana e le usanze ancestrali.
Un mondo in cui cacciatori e pescatori sfidano gli spiriti della terra in cerca di fortuna, salvano principesse rapite da demoni, affrontano prove per conquistare regni al di la del mare, destreggiandosi tra gli agguati dei giganti e gli inganni di orchi goffi.
Primo volume di una serie dedicata alle fiabe scandinave, "Fiabe Lapponi" attinge direttamente alle prime raccolte scritte nell'Ottocento, quando l'Europa, sulla scia dei fratelli Grimm, riscopriva il valore letterario di questo racconto orale.
Riscoperta che soprattutto per la Lapponia ha rappresentato anche una ricerca delle radici culturali e della propria indipendenza linguistica. Espressione di una saggezza popolare a volte amara, derivata dalle dure lezioni della natura e della storia, ogni fiaba riserva qualche sorpresa, un crudo colpo di scena, un lieto fine mancato ma lasciando il dovuto spazio ai sogni e al gusto del narrare, racconta l'errare umano attraverso una smaliziata ironia.



Comincio questa recensione col dire che, con questo libro partecipo alla sfida di lettura di Le parole segrete e che il tema di marzo era una raccolta di racconti, fiabe, poesie.
Dovete sapere che le raccolte di racconti mi hanno sempre affascinato molto, soprattutto se sono a sfondo mitologico/folkloristico, per questo quando mi si è presentata l'occasione di acquistare Fiabe lapponi ho subito preso la palla al balzo.

Come avete potuto leggere dalla trama, Fiabe lapponi è una raccolta di racconti più o meno brevi che si rifanno alle leggende, ai miti e al folklore della Lapponia.
Trattandosi, per l'appunto, di una raccolta, non è facile parlarvi della trama e dei personaggi entrando nello specifico, perciò cercherò di farvi un resoconto generale.

Entrare in "sintonia" con lo stile di scrittura non è molto facile e nemmeno così immediato. Trattandosi di fiabe che, inizialmente, venivano tramandate per via orale lo stile è tipico del parlato e, in alcuni dettagli si sente una commistione con la successiva trasposizione scritta dell'Ottocento.
Insomma un'impresa non proprio semplice.
Non che si tratti di uno stile complesso con termini difficili o tecnici, in realtà è tutto molto semplice e per nulla arzigogolato è solo l'insieme che mette un po' in confusione (se così si può dire).

Personalmente ho avuto qualche difficoltà all'inizio, ma poi sono riuscita a destreggiarmi con questo particolare approccio alla narrazione.

I personaggi sono strutturati in maniera piuttosto semplice, nonostante ognuno abbia i suoi tratti tipici ed identificabili. Ad esempio, abbiamo lo Stallo, personaggio tipico del folklore lappone, che ricorre spesso nei vari racconti a volte come protagonista positivo, altre come antagonista; si tratta di un gigante non molto intelligente, un po' goffo e impacciato.
Oltre allo Stallo, abbiamo i cacciatori di renne, gli allevatori, le figure mistiche che praticano riti magici in onore della natura (anche in questo caso a volte sono figure positive e altre negative), che compaiono spesso nei racconti.

Un tratto particolare delle varie fiabe è la componente magica e mistica.
Un dettaglio che mi ha molto colpito e appassionato fino alla fine, perché penso sia proprio quello il filo conduttore dell'intera raccolta e delle leggende lapponi in generale.

In generale questo libro mi è piaciuto, perché è sempre un argomento che mi appassiona.
Purtroppo, però, ho avuto non poche difficoltà a terminarlo a causa proprio dello stile di scrittura che ha reso la lettura molto lenta e a tratti pesante.
Vi accennavo nella scorsa recensione (ma anche qui sopra) che ho accompagnato la lettura di questa raccolta al resto della tbr di marzo perché, se avessi dovuto aspettare di terminare questo libro, probabilmente non sarei riuscita a leggere niente altro.
Per la prima volta sono riuscita a leggere due libri contemporaneamente, cosa che solitamente non mi riesce.
Questo è un gran merito di questa raccolta (seppur a livello personale) perché mi ha permesso di capire che posso anche riuscire a leggere due libri nello stesso momento.

In conclusione, posso dire che questo libro ha sicuramente un valore "morale" e dal punto di vista dell'argomento è stato senza dubbio molto interessante.
La lettura però è risultata lenta, poco scorrevole e in certi punti un po' faticosa.

Consiglio questo libro agli amanti delle raccolte, del folklore e a chi è in grado di accompagnare due letture.
Per gli altri, forse potrebbe risultare una lettura più ostica del previsto.

Nonostante tutto, penso proprio che recupererò anche gli altri libri della serie, perché il mio amore per i racconti è sconfinato e non si ferma qui.


Il mio voto è:
✰✰✰
3/5





Alla prossima!


Silvia

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