mercoledì 1 marzo 2017

#8 Cosa penso di: Alice from Wonderland | recensione|

Seconda lettura di febbraio!
Purtroppo a causa di una leggere influenza e di qualche altro problemino di salute, non sono riuscita a leggere quanto avrei voluto e ho dovuto rallentare molto la mia "velocità di crociera".
Ecco spiegato perchè sto caricando recensioni alla velocità della luce anche questa volta. Mi auguro che marzo vada meglio e che mi riesca di organizzarmi un po' di più.



Alice from Wonderland
di Alessia Coppola.
Editore: Dunwich Edizioni
Pagine: 346
Prezzo: 11,96 € (ebook 2,49 €)

Trama:
Cosa accadrebbe se Alice varcasse la dimensione di Wonderland?
Quanto labile diverrebbe il confine tra lucidità e follia?
Una strega, un sortilegio e un libro sono il principio di tutto.
Alice non è più la bambina sprovveduta che vagheggiava tra labirinti di carte. E' una giovane innamorata, alla ricerca della propria identità. Per trovarla viaggerà nel tempo e oltre il tangibile.
Scrittori, scienziati, circensi e matti sono i suoi compagni in uno straordinario viaggio verso una meta impossibile.
Sottomondo non è mai stato così sopra.
Che la magia abbia inizio, la tana del coniglio vi aspetta.







Premetto che Alice nel Paese delle Meraviglie è sempre stata una di quelle storie che non ho mai capito se e quanto mi piacesse. Mi riferisco principalmente al cartone Disney, perché fino 2/3 anni fa non avevo ancora avuto modo di leggere il libro.
In generale il romanzo non è poi così male, decisamente particolare non c'è che dire, ma non mi è dispiaciuto. Nell'ultimo periodo, poi, ho avuto modo di scoprire la saga di Splintered (Il mio splendido migliore amico) che mi ha permesso di apprezzare un po' di più questa storia.
Perché faccio questa premessa?
Perché Alice from Wonderland, come avrete capito dalla trama, parla proprio dei personaggi creati da Carroll.
Devo ammettere che non sono sicura si possa definire un retelling, perché non racconta la storia in maniera diversa, ma ipotizza un seguito.


I protagonisti sono tutti quelli che, chi ha letto Alice nel paese delle Meraviglie, sicuramente già conosce. Però, in questo libro, nonostante abbiano conservato alcune piccole caratteristiche del personaggio originale, sono tutti umani.
Questo perché, Carroll, grazie all'aiuto di una strega ha portato in vita Alice, lo Stregatto, il Coniglio Bianco, il Cappellaio Matto e tutti gli altri.
Alla morte dello scrittore, purtroppo, i personaggi si ritrovano in un mondo che non conoscono appieno e, per giunta, privi di ogni memoria di Sottomondo e di loro stessi.
Sarà compito di Alice, una volta recuperata la memoria, cercare i suoi compagni e progettare il ritorno al Paese delle Meraviglie. Anche se non sarà così semplice come credono.
L'avventura di Alice e i suoi amici, si svilupperà tra le vie di Londra, viaggi nel passato e interdimensionali.

La caratterizzazione dei personaggi mi è piaciuta moltissimo.
Ho trovato che il carattere dei personaggi non sia stato per nulla snaturato rispetto al romanzo di Carroll. Anzi, i protagonisti subiscono una crescita e una maturazione molto importante, perché diventano umani, accettano questa condizione ma, allo stesso tempo, restano sé stessi.
Ho apprezzato tutti i personaggi principali allo stesso modo, non saprei identificare un preferito tra loro. Vi posso dire che sono rimasta colpita da Algar, il Brucaliffo, che in questa storia si potrebbe definire il "cattivo della situazione", nonostante lo faccia solo per amore di Alice.
Ammetto che, da estimatrice dei "cattivi", preferisco lui a Edmund, il Cappellaio Matto, che ho trovato a tratti troppo sdolcinato nei confronti di Alice e anche decisamente lunatico (anche se questo fa parte del personaggio).


Per quanto riguarda le ambientazioni, devo dire che sono rimasta piacevolmente stupita anche in questo caso.
Mi sono piaciute le descrizioni dei luoghi e degli abiti, ma soprattutto mi hanno colpito quelle dei macchinari e delle invenzioni.
Ho notato comunque che, nonostante le descrizioni siano ben fatte e accurate, c'è la volontà da parte dell'autrice di lasciare qualcosa alla fantasia del lettore e di non svelare mai tutto completamente.
Le descrizioni, in oltre, non rubano spazio ai sentimenti e alla narrazione, anzi sono perfettamente amalgamate.

Lo stile di Alessia Coppola mi ha colpito molto e mi è piaciuto.
Trovo che si adatti perfettamente all'epoca in cui è ambientato il libro. Si tratta di uno stile di scrittura semplice, ma curato e pieno di dettagli. Il lettore non fatica ad immedesimarsi nei personaggi, immaginarsi al loro fianco durante la narrazione, visualizzare luoghi e quanto altro in maniera precisa.
La lettura si rivela coinvolgente fin dai primi capitoli e appassionante fino all'ultima riga.
Il finale fa presagire la presenza di un sequel perché lascia il lettore in sospeso e con la voglia di saperne assolutamente di più.

Insomma, questo romanzo mi è piaciuto parecchio e mi ha anche permesso di apprezzare di più Alice nel Paese delle Meraviglie. Spero di poter leggere al più presto il seguito perché sono davvero curiosa di sapere cosa succederà ora.

Personalmente consiglio questo libro agli amanti del genere, a chi ha apprezzato i romanzi di Carroll e a chi vuole leggere qualcosa di diverso dal solito retelling.

Il mio voto è:
✰✰✰✰ e mezzo
4,5/5





2 commenti:

  1. Grazie di cuore per questa bellissima recensione. <3

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie a te per avermi dato modo di leggere il libro <3
      Adesso devo procurarmi il seguito perchè sono davvero curiosa ^_^

      Elimina